heat nba

Le panchine NBA sono un problema in questi Playoff

Home NBA News

Ieri sera, la NBA ha annunciato una multa di 25.000 dollari ai Miami Heat per il comportamento della loro panchina durante Gara-6. Mentre in campo andavano in scena possessi decisivi nel quarto quarto, la panchina degli Heat era infatti tutta in piedi ed estremamente vicina al rettangolo di gioco. In un’occasione, quando Marcus Smart ha segnato col fallo la tripla dall’angolo nel terzo quarto, Markieff Morris era con entrambi i piedi dentro al campo. Inutile dire quanto questo possa essere pericoloso, se per caso un giocatore dovesse tirare e ricadere all’indietro.

Su un’altra azione con protagonista Al Horford, Kyle Lowry, in quel momento espulso per 6 falli, ha sostanzialmente difeso sul tiro del centro di Boston.

Non è la prima volta che accade in questi Playoff. I Dallas Mavericks erano stati multati per la tre volte, una per round: l’ultima in Gara-2 contro Golden State. Per i texani la somma delle tre sanzioni è arrivata a 175.000 dollari (partendo, come Miami, da 25.000 per poi a passare a 50 e 100). In quel caso, i Mavs avevano diversi giocatori che mettevano addirittura i piedi in campo mentre gli Warriors attaccavano, con lo stesso owner Mark Cuban molto vicino al parquet. Theo Pinson, un panchinaro di Dallas, aveva reagito con sarcasmo alla multa, chiedendosi se fosse diventato “un crimine” supportare i propri compagni. Jason Kidd aveva invece sostanzialmente detto che, nonostante le multe, “non ci possono impedire di festeggiare i nostri compagni”.

In Gara-2, Steph Curry aveva perso una palla perché Tim Hardaway Jr, che aveva una maglia bianca come quella di Golden State, era in piedi molto vicino al campo. “Va bene il trash talking, l’energia… Ma quando ha un impatto sulla partita non può essere tollerato” aveva commentato Steve Kerr in conferenza stampa.

Per quanto la NBA possa multare le franchigie, sanzioni così ridotte come i 25.000 dollari di multa agli Heat non saranno sicuramente abbastanza per risolvere il problema. Sperando di non dover attendere il primo infortunio grave per vedere provvedimenti più seri a riguardo.

Francesco Manzi

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.