Chicago Bulls
Quarti ad est nel 2013/2014 (48-34)
Roster:
PG: Derrick Rose, Kirk Hinrich, Aaron Brooks
SG: Jimmy Butler, Tony Snell
SF: Mike Dunleavy, Doug McDermott
PF: Pau Gasol, Nikola Mirotic, Cameron Bairstow
C: Joakim Noah, Taj Gibson
La stella: Derrick Rose
La stella dei Chicago Bulls rimane assolutamente Derrick Rose. Indubbiamente le ultime due stagioni saltate a causa degli infortuni alle ginocchia peseranno molto a livello mentale per il prodotto dei Memphis Tigers. Un mondiale giocato in maniera non troppo brillante aveva portato alcuni già a pensare che l’MVP del 2011 non si sarebbe più ripreso, la preseason NBA invece sta dando dei feedback opposti, con un Rose in ripresa e in crescendo anche a livello fisico. Già il fisisco, per un giocatore delle sue caratteristiche essere al top fisicamente è fondamentale. I medici hanno già assicurato che il ginocchio è finalmente ok, se poi il ragazzo di Chicago dovesse scacciare anche i fantasmi degli infortuni del passato, allora i Bulls potrebbero dare veramente fastidio ai Cavs nella lotta per la vittoria della eastern conference.
L’arma in più: Jimmy Butler
La scelta “dell’arma in più” dei Bulls per la prossima stagione, è stata indecisa fino all’ultimo. Se nella sessione estiva di mercato è arrivato Pau Gasol, di cui tutti conosciamo già l’apporto che potrà fornire alla franchigia dell’Illinois, ancora da scoprire è quello che potrà dare Jimmy Butler a Chicago, ed è proprio per questo che alla fine la scelta è ricaduta su di lui. Una cosa è certa però: Butler si affaccia alla sua quarta stagione NBA con molte aspettative sulle proprie spalle. Il giocatore ha aumentato le sue medie ogni anno, partendo dai 2.6 punti, 1.3 rimbalzi, 0.3 assist e 0.3 palle rubate del suo anno da rookie, fino ai 13.1 punti, 4.9 rimbalzi, 2.6 assist e 1.9 palle rubate della passata stagione. Il texano che è unanimemente considerato prettamente uno specialista difensivo, sta crescendo anche in attacco. Nelle 5 partite da lui disputate in preseason (l’ulima non la contiamo a causa dell’infortunio alla mano che lo ha fatto uscire dal campo a metà primo quarto) le sue medie sono crescite ulteriormente, soprattutto quelle offensive. Il prodotto di Marquette ha messo insieme 18.6 punti, 5.6 rimbalzi e 1.8 palle rubate, numeri che possono far sorridere i tifosi Bulls e che se mantenuti anche durante la stagione regolare, potrebbero aiutare i Bulls a togliersi molte soddisfazioni.
Il mercato: movimenti che permettono di pensare in grande.
Il mercato estivo dei Chicago Bulls ha visto arrivare 3 volti nuovi in squadra: Pau Gasol, Nikola Mirotic e Aaron Brooks. Andiamo con ordine e partiamo ad analizzare i giocatori uno ad uno partendo dal catalano. Pau Gasol arriva nella “windy city” con molta voglia di rivincita dopo gli ultimi anni sottotono che ai Lakers gli sono valsi il soprannome di “Gasoft“. Lo spagnolo, nonostante i 34 anni, può ancora risultare decisivo nella lega e vista la voglia di riscatto ne vedremo delle belle. Nikola Mirotic invece, sarà sicuramente il ricambio di Gasol e sarà un ricambio di qualità e sostanza. Il montenegrino, draftato nel 2011 da Minnesota e girato subito ai Bulls, aveva deciso di rimanere qualche anno ancora in europa per immagazzinare l’esperienza necessaria per poter fare il grande salto senza sentirsi inferiore. Ora l’ex Real Madrid è pronto e sicuramente potrà dire la sua anche in NBA. Dai Denver Nuggets invece è arrivato in cabina di regia Aaron Brooks. L’ex Houston Rockets avrà il compito di far rifiatare Derrick Rose e Kirk Hinrich (che in certi casi sarà schierato anche da SG) e grazie alla sua esperienza nella lega, sicuramente potrà dare minuti di qualità.
Dal draft sono arrivati invece Doug McDermott e Cameron Bairstow. Il primo è stata l’undicesima scelta ed ha un passato importantissimo in NCAA; l’ex Creighton Bluejays ha fatto incetta di premi nella passata stagione al college, risultando anche il miglior realizzatore 2013/2014 con i suoi 26.9 ppg. Inizialmente partirà come riserva dell’esperto Mike Dunleavy, ma se il giocatore mostrerà anche solo la metà di quello fatto vedere al college, sicuramente scalerà le gerarchie della squadra in fretta. Il secondo invece, Cameron Bairstow, è stato invece scelto al secondo giro. L’australiano, ex New Mexico, sarà la riserva di Gasol e Mirotic e visti giocatori che lo precedono, questa stagione difficilmente vedrà il campo. Le volte però che coach Thibodeau lo chiamerà in causa difficilmente risponderà assente, viste le cifre dell’ultimo anno in NCAA (20.4 ppg e 7.4 apg).
Aspettative: una stagione da protagonisti.
I Bulls questa stagione hanno tutte le carte in regola per poter fare bene, partendo dalla sicurezza che il sistema di coach Thibodeau da alla squadra. Nonostante questo enorme vantaggio di giocare in un sistema rodato e ben oliato, i risultati passeranno da alcuni punti interrogativi. Se le cose vanno per il verso giusto, Rose torna Rose, Gasol si riprende dalle ultime stagioni deludenti e la coppia McDermott-Mirotic si amalgama bene con la nuova realtà, allora i Bulls possono lottare con i Cavs per la vittoria della eastern conference. Se invece Rose non scaccia i fantasmi del passato, Gasol non si riprende e i volti nuovi fanno fatica ad inserirsi, allora i Bulls potrebbero si andare ai playoff, ma addirittura uscire al primo turno.
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