BasketUniverso ha avuto il piacere e l’onore di intervistare uno degli allenatori europei più vincenti in circolazione: Ergin Ataman. Il coach turco siede attualmente sulla panchina della Galatasaray e anche della Nazionale Turca ma in passato ha anche in Italia, in particolare a Siena, con la quale è riuscito a raggiungere la prima Final Four della sua storia. Nell’intervista rivive il suo passato senese e parla anche del suo futuro fra club e nazionale, con importantissimi obiettivi per il Gala.
Lei è stato l’allenatore della Montepaschi Siena dal 2001 al 2003 e nella sua seconda stagione è arrivato in semifinale scudetto e ha persino portando i suoi ragazzi a raggiungere la sua prima storica Final Four di Eurolega a Barcelona però non è riuscito a mettere in bacheca niente, cosa mancava a quella squadra per fare un passo in più e vincere qualcosa?
Anzitutto era la prima volta nella sua storia che Siena raggiungeva una Final Four e non è affatto facile vincere un’Eurolega, nemmeno se ci giochi da anni: ci sono molte squadre che ci hanno provato anni e anni, prima di vincerla. Oltre ad essere la prima Final Four era anche la prima volta che Siena giocava un’Eurolega e credo sia stato comunque un grandissimo successo per la città. Inoltre non dimentichiamoci che proprio grazie a quest’annata è nata la grandissima Montepaschi che ha dominato in Italia per più di dieci anni, perciò io sono davvero felice per quello che ho fatto nei miei due anni in Italia e non ho nessun rimpianto”.
Nel corso della sua pluridecennale carriera di allenatore ha allenato centinaia di giocatori. Qual è quello più forte che ha allenato mentre quello più forte che non ha mai allenato?
Il miglior giocatore che io abbia mai allenato… difficile… in Italia sicuramente Alphonso Ford che era davvero un giocatore incredibile, mi lasciava spesso senza parole per le giocate che faceva, mentre in Turchia direi Carlos Arroyo e Deron Williams, anche se devo ammettere che sono stato fortunato e ho avuto l’opportunità di allenare grandissimi campioni.
Per quanto riguarda quello che non ho mai allenato, tanti (ride n.d.r.), Jordan sarebbe troppo facile, mi limito ai giocatori in attività in Europa, e a tal proposito direi Vasilis Spanoulis.
Ormai lei è il coach del Galatasaray da parecchie stagioni e ha vinto un campionato turco alla prima opportunità. Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione? Puntate a vincere campionato ed Eurocup?
Sì, noi stiamo costruendo una squadra per vincere l’Eurocup ma anche la Lega Turca che è un campionato veramente competitivo, con molte squadre che puntano seriamente alla vittoria e spendono tantissimi soldi per conseguirla. Noi vorremmo ripetere il successo che abbiamo ottenuto in campionato due anni fa ma io per primo so che non sarà facile, perciò dovremo fare del nostro meglio per ottenere i frutti tanto desiderati”.
Perché avete deciso di comprare Vladimir Micov e invece di lasciar partire Manu Markoishvili l’estate scorsa? Quale dei due giocatori preferisce?
No, noi non abbiamo deciso di vendere Markoishvili ma il Cska Mosca gli ha fatto un’offerta a livello contrattuale irrinunciabile e lui è andato lì. Ecco allora che abbiamo deciso di contattare l’agente di Micov e di metterlo sotto contratto perché in Russia aveva dimostrato di essere un giocatore che può fare benissimo anche in Eurolega e ora siamo contenti che lui sia qui con noi, sono davvero felice di poterlo allenare.
Per quanto riguarda la seconda domanda, è molto difficile scegliere un giocatore piuttosto che un altro perché sono completamente diversi ma entrambi grandissimi giocatori, però noi siamo contenti così e la prossima stagione continueremo con Vladimir Micov”.
Parlando di Nazionale, lei crede che questa Turchia potrà vincere il prossimo Europeo? Invece come vede l’Italia?
E’ veramente difficile (ride n.d.r.). Per vincere Eurobasket dovremo fare davvero del nostro meglio perché ci sono alcune squadre che sono davvero favorite per la vittoria finale: Francia, Spagna e Serbia su tutte. Inoltre ci sono altre candidate importanti come l’Italia, la Germania, la Croazia; io inserirei la Turchia proprio fra queste candidate, come possibile outsider, ma penso sia davvero difficile vincere.
L’Italia è certamente forte ma non la metto fra le favorite, ripeto, ci sta come possibile outsider ma è un gradino sotto a quelle tre che ho elencato sopra”.
Ultima domanda classica: cosa ne pensa di Bormio e delle sue strutture?
Bormio ha dietro di sé una grandissima tradizione di basket che è iniziata con il mio amico Diego Pini e ormai sono più
di dodici anni che porto le mia squadre a fare la preparazione atletica a Bormio: prima le squadre di club e, da quando sono commissario tecnico, anche la Nazionale. L’atmosfera qui è stupenda, il palazzetto è fantastico e anche l’hotel non lo è da meno, cosa non da sottovalutare perché molto spesso mi è capitato di fare dei ritiri in luoghi carini ma con alberghi squallidi. Penso che qui sia tutto perfetto e non ho alcun dubbio sul portare le mie squadre qui ad allenarsi: infatti verrò anche con il Galatasaray nelle prossime settimane e, se non sto dieci-quindici giorni a Bormio con una mia squadra durante l’estate, la stagione non inizia nel migliore dei modi”.
BasketUniverso ringrazia ancora una volta lo staff della Nazionale Turca e lo stesso allenatore Ergin Ataman per l’enorme gentilezza e disponibilità e rinnova l’augurio per l’Europeo, augurandosi che sia la nostra Nazionale sia la loro possano passare entrambe il girone berlinese.
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