Oggi a mezzogiorno c’è stata un’importante conferenza stampa da parte del vicepresidente della Pallacanestro Cantù, Andrea Mauri, e il general manager, Daniele Della Fiori; assente invece il presidente e padron Dmitry Gerasimenko, trattenuto a Lugano da impegni lavorativi.
Il primo a prendere la parola è stato Andrea Mauri, che ha parlato della società futura ma soprattutto della situazione legata al Pianella:
“Prima di tutto voglio dire ai tifosi che a partire dall’anno prossimo avremo una strategia comunicativa diversa, utile a coinvolgere maggiormente i tifosi nell’evoluzioni societarie. Ecco perché ci saranno molte più conferenze di questo tipo in cui aggiorneremo i tifosi man mano, parlando loro di tutto quello che sta succedendo, soprattutto per quanto riguarda la situazione-Pianella”. Proprio sul Pianella si è concentrato Mauri: “Inizialmente era stato fatto un business planning per costruire un nuovo palazzetto in via Giovanni XXIII con Gerasimenko come socio privato e la Pallacanestro Cantù come maggior investire. Nel momento in cui Gerasimenko e Cantù sono diventati una cosa sola, si è perso anche il socio di maggioranza (sono venuti a mancare i soldi della Cremascoli n.d.r.). Ecco che allora abbiamo pensato di cambiare strategia e puntare tutto su una modifica e ristrutturazione del Pianella. Prima di tutto abbiamo parlato con Alessandro Corrado di questa nostra idea e lui si è dimostrato ben disponibile a vendere il Pianella a Dmitry; per ora non è stato ancora versato il rogito ma Gerasimenko ha dato un acconto importante ad Alessandro e lo comprerà a tutti gli effetti solo nel momento in cui assolveremo tutti i problemi burocratici, quindi il passaggio definitivo si tratta solamente di una formalità.
Noi abbiamo in testa di costruire una struttura funzionale, un po’ com’era stato anticipato da Irina in quella famosa conferenza, possiamo proprio dire che questo progetto, che è terminato ma che non depositeremo ufficialmente finché non sarà tutto pronto, è il “figlioccio” di quello presentato dalla moglie di Dmitry.
A questo punto ci siamo interfacciati con il sindaco di Cucciago, visto che prima abbiamo solo parlato con quello di Cantù, e lui ci ha posto alcuni “paletti” legati naturalmente alla burocrazia e il problema più grande è relativo ai parcheggi. Infatti, con le leggi italiane, se vuoi costruire un’arena da 5800 posti, come vogliamo fare, abbiamo la necessità di un tot numero di parcheggi che ad oggi non ci sono. Perciò noi abbiamo individuato un terreno adiacente al Pianella da poter trasformare da campo agricolo in parcheggio ma, l’offerta che abbiamo fatto al proprietario, non è bastata e ha rilanciato, quindi stiamo cercando possibili alternative prima di accettare la sua controfferta.
Oltre al problema parcheggi, c’è n’è anche uno legato alla viabilità: si dovrebbe cambiare proprio l’urbanistica delle aree adiacenti al palazzetto, quindi potete capire che non è una cosa facile”.
Vista la possibilità di costruzione del palazzetto, Mauri ha anche dato delle anticipazioni su dove si giocherà l’anno prossimo: “L’anno prossimo probabilmente giocheremo tutto l’anno a Desio perché è inutile iniziare al Pianella per poi spostarci a Desio, meglio fare tutto l’anno lì, soprattutto perché inizieremmo a convivere con il fatto di avere un’arena da circa 6000 posti com’è il PalaDesio. Noi abbiamo già parlato con Bizzozero per sistemare le palestre canturine perché vogliamo che la squadra comunque viva a Cantù e non a Desio, perciò ci arrangeremo, anche a seguito di qualche miglioramento, con gli impianti che si trovano a Cantù e dintorni”.
Il vicepresidente canturino ha concluso parlando anche dell’ottantesimo anniversario di Cantù: “La nostra idea non è quella di creare una sola serata ma più eventi collaterali. Stiamo pensando di inscenare uno spettacolo teatrale a San Teodoro e anche un video-documentario sulla storia canturina, con anche alcuni retroscena che non sono mai usciti in questi ottant’anni. Naturalmente anche la maglia da gara e la campagna abbonamenti faranno riferimento a questo storico evento canturino”.
Chiusa la parentesi societaria ha preso la parola il general manager Daniele Della Fiori che ha parlato degli aspetti tecnici della società:
“Abbiamo chiuso una stagione particolare, fatta di molti cambiamenti, a livello societario, ma anche tecnico, visti i tanti giocatori che si sono susseguiti. Siamo qui per progettare la nuova stagione ma il primo tassello da mettere a posto è quello dell’allenatore che dovremmo avere nel giro di una-due settimane. Il primo giocatore su cui noi punteremo è naturalmente il nostro capitano Awudu Abass: su Abi ho giocato tutto me stesso e l’anno scorso ho deciso personalmente di puntare al 100% su di lui e fortunatamente il campo mi ha dato ragione, anche se non avevo molti dubbi. Noi vogliamo ripartire da lui perché è italiano e perché è il fiore all’occhiello del nostro Progetto Giovani. L’anno scorso gli abbiamo adeguato il contratto ma, vista la strepitosa annata, abbiamo deciso di provare a trattenerlo adeguandogli il contratto e ora spetta a lui accettareo meno. Non abbiamo posto una dead line perché comunque ha un contratto in essere per un’altra stagione con noi ma è un ragazzo intelligente e ci darà una risposta in tempi brevi.
Per quanta riguarda il budget io ho letto cifre pazzesche che nemmeno noi conoscevamo: noi vogliamo mettere insieme un budget importante ma anche in maniera intelligente, sostenibile. Posso anticiparvi che l’anno prossimo presumibilmente giocheremo con il 3+4+5 e dei contratti ancora in essere non voglio parlare perché tutto dipenderà dall’allenatore: se arriva un tecnico che vuole mettere Marco Laganà playmaker titolare, è logico che lo terremo.
Sui giovani, Cesana e Zugno su tutti, probabilmente avranno un anno formativo in A2, visto che comunque abbiamo avuto molte offerte per loro, mentre mi piacerebbe tenere ancora un anno Curtis che ha bisogno di un anno di Serie A vera, soprattutto di allenamenti, per perfezionare il suo fisico e inoltre piace parecchio a Gerasimenko perché si sbatte e non ha paura di nessuno”.
Della Fiori ha escluso ritorni a livello di allenatore e anche (quasi sicuramente) di giocatori: “Nessun allenatore che è stato a Cantù sarà il coach dell’anno prossimo e difficilmente avremo cavalli di ritorno se si parla di giocatori. A me non piacciono le “minestre riscaldate” perché molto spesso si hanno più aspettative su di loro ed è facile tradirle, poi chiaramente mi piacerebbe tantissimo firmare Manuchar Markoishvili ma ora gioca in uno dei club più ricchi d’Europa, in cui gioca l’Eurolega, e ha contratto con loro”.
- Petrucci: “Io bollito? In tanti non la pensano così! Voglio una medaglia e sugli attacchi degli avversari…” - 22 Dicembre 2024
- Wembanyama nella storia NBA con una gara MAI VISTA PRIMA - 22 Dicembre 2024
- Multe PESANTISSIME per i giocatori coinvolti nello scontro tra Utah Jazz e Detroit Pistons - 22 Dicembre 2024